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Quiz Concorso 1400 Vice Ispettori della Polizia di Stato (2014)

DIRITTO CIVILE Domande 401-410.

L'ordine delle risposte viene modificato di volta in volta, in maniera da consentire una ripetizione dell'esercitazione.

Quesiti Risposta Multipla

2.401) Qualora la gestione di affari altrui sia utilmente iniziata, l’interessato:

Non deve rimborsare al gestore tutte le spese necessarie o utili. Deve pagare un cospicuo corrispettivo per le opere prestate dal gestore. Deve rimborsare al gestore tutte le spese necessarie o utili. Deve risarcire tutti i danni che il gestore ha arrecato per colpa grave.

2.402) L’esecuzione di una prestazione o di un pagamento privo di giustificazione, cioè privo di qualsiasi titolo contrattuale o extracontrattuale, costituisce:

Un indebito oggettivo. Una donazione. Un indebito soggettivo. Un atto di liberalità diverso dalla donazione.

2.403) Il pagamento effettuato per adempiere un contratto nullo:

È irripetibile. È ripetibile secondo le regole dell’arricchimento senza causa. È ripetibile secondo le regole dell’indebito oggettivo. È una donazione.

2.404) Quando chi adempie alla prestazione altrui ritiene in base ad un errore scusabile di essere debitore mentre debitore è in realtà un terzo, si ha:

Revocazione. Indebito soggettivo. Surrogazione. Indebito oggettivo.

2.405) Quando la ripetizione dell’indebito soggettivo non è ammessa perché, ad esempio, l’errore del solvens non è scusabile, colui che ha pagato:

Subentra nei diritti del debitore. Non subentra nei diritti di nessuno. Subentra nei diritti del creditore. Il solvens non può in nessun modo ottenere il pagamento della somma indebitamente corrisposta.

2.406) Chi ha eseguito una prestazione per uno scopo che, anche da parte sua, costituisca offesa al buon costume:

Può ripetere quanto pagato soltanto con l’autorizzazione dell’autorità giudiziale. Non può ripetere quanto ha pagato. Può sempre chiedere il risarcimento del danno. Può ripetere quanto ha pagato.

2.407) L’arricchimento senza causa:

È un risarcimento del danno in forma specifica. È un dovere morale o sociale giuridicamente non vincolante, non sanzionato dal diritto, ma il cui spontaneo adempimento determina l’inammissibilità della ripetizione della prestazione eseguita. È un altro nome per qualificare l’indebito oggettivo. Rappresenta uno strumento di difesa residuale e sussidiario a favore di colui, che avendo subito un danno, non possa porre in essere altra azione per farsi indennizzare il pregiudizio subito.

2.408) Chi, senza una giusta causa, si è arricchito a danno di un’altra persona:

È tenuto a nominare il soggetto che lo ha arricchito erede universale. È tenuto, nei limiti dell’arricchimento, a indennizzare quest’ultima della correlativa diminuzione patrimoniale. È sempre e solo tenuto alla restituzione dell’indebito. Ha ricevuto una donazione che può essere revocata per ingratitudine.

2.409) Quando chi ha compiuto il fatto dannoso vi è stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona:

Al danneggiato è dovuto un risarcimento del danno maggiore. Al danneggiato è dovuto il risarcimento del danno. Al danneggiato non è dovuto alcun ristoro. Al danneggiato è dovuta un’indennità.

2.410) Secondo la disciplina del codice civile sulla responsabilità da fatto illecito, chi non aveva la capacità di intendere o di volere al momento in cui ha commesso il fatto:

Non risponde soltanto se prova l’esistenza di un caso fortuito. Non risponde delle conseguenze del fatto dannoso, a meno che lo stato di incapacità derivi da sua colpa. È tenuto al risarcimento del danno in misura doppia. Risponde sempre delle conseguenze del fatto dannoso.

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