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Quiz Concorso 1400 Vice Ispettori della Polizia di Stato (2014)

DIRITTO CIVILE Domande 911-920.

L'ordine delle risposte viene modificato di volta in volta, in maniera da consentire una ripetizione dell'esercitazione.

Quesiti Risposta Multipla

2.911) In caso di separazione dei beni se nessuno dei coniugi può dimostrare la proprietà esclusiva:

I beni restano di proprietà esclusiva di ciascun coniuge. I beni restano di proprietà esclusiva del coniuge che ha presentato l’istanza. I beni restano di proprietà indivisa per pari quota di entrambi i coniugi. I beni restano di proprietà indivisa per quote diverse ad entrambi i coniugi.

2.912) Si presume concepito durante il matrimonio il figlio nato:

Quando sono trascorsi 300 giorni dalla celebrazione del matrimonio e non ancora 180 dalla data dell’annullamento o scioglimento. Quando sono trascorsi 180 giorni dalla celebrazione del matrimonio. Quando non sono ancora trascorsi trecento giorni dalla data dell'annullamento, dello scioglimento o della cessazione degli effetti civili del matrimonio. Quando sono trascorsi 200 giorni dalla celebrazione del matrimonio e non ancora 350 dalla data dell’annullamento o scioglimento.

2.913) L’azione di disconoscimento della paternità da parte della madre deve essere proposta:

Entro un anno dalla nascita del figlio. Trascorsi sei mesi dalla nascita del figlio. Nel termine di sei mesi dalla nascita del figlio ovvero dal giorno in cui è venuta a conoscenza dell'impotenza di generare del marito al tempo del concepimento. Entro un anno e sei mesi dalla nascita del figlio.

2.914) L’azione di disconoscimento della paternità è proponibile da un curatore speciale nominato dal giudice?

No, è proponibile solo dal marito. No, è proponibile solo dalla madre, dal marito e dal figlio. Sì, su istanza della madre. Sì, su istanza del figlio minore che ha compiuto i quattordici anni.

2.915) L’azione di disconoscimento è trasmissibile ai discendenti?

Sì, se il presunto padre o la madre sono morti senza averla proposta. No, è intrasmissibile. Sì, ma soltanto se il figlio è maggiorenne. No, è trasmissibile solo al coniuge o agli ascendenti.

2.916) L’inserimento del figlio nato fuori del matrimonio nella famiglia del genitore richiede tra l’altro:

Il consenso degli altri figli che abbiano compiuto i sedici anni e siano conviventi. Il consenso degli altri figli che abbiano raggiunto la maggiore età e siano conviventi. Il consenso degli ascendenti. Il consenso degli altri figli che abbiano raggiunto la maggiore età anche se non conviventi.

2.917) La clausola che limita gli effetti del riconoscimento del figlio:

È nulla. È valida. È annullabile. Produce effetti solo previa espressa dichiarazione giudiziale.

2.918) È possibile impugnare il riconoscimento del figlio?

Sì, ma l'azione può essere promossa soltanto dai discendenti del figlio riconosciuto. Sì, l'azione può essere esperita dall'autore del riconoscimento, da colui che è stato riconosciuto e da chiunque vi abbia interesse. Sì, ma solo per violenza e interdizione giudiziale. No, il riconoscimento non è impugnabile.

2.919) In base all'art. 337 del codice civile, il giudice tutelare deve vigilare sull'osservanza delle condizioni che il tribunale abbia stabilito:

Per l'esercizio della potestà maritale. Per la redazione di disposizioni testamentarie a favore dei figli. Per l'esercizio della responsabilità genitoriale. Per l'esercizio della capacità d'agire.

2.920) I genitori esercenti la responsabilità genitoriale sui figli possono rendersi acquirenti dei beni e dei diritti del minore?

Sì, lo prevede espressamente l’art. 323 c.c.. Il codice civile non tratta espressamente la questione. No, lo esclude espressamente l’art. 323 c.c.. No, salvo si tratti di beni e diritti elencati nell’art. 323 c.c..

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