Test Accesso Programmato 2024

MATERIA: COMPETENZE DI LETTURA E CONOSCENZE ACQUISITE NEGLI STUDI

Quesiti Risposta Multipla

144. La scienziata Marie Curie era di origine: 
112. Dove è sepolto Dante? 
80. Il 12 luglio 2023 è scomparso Milan Kundera, scrittore, poeta, saggista e drammaturgo che ha affascinato generazioni di lettori di tutto il mondo celebrando in un suo libro "L’insostenibile leggerezza ................":
48. «Roma 18 novembre. È ritornato il bel tempo; giornata limpida, d’un tepore piacevole. Nella Farnesina ho visto la storia di Psiche, le cui riproduzioni a colori allietano da tanto tempo le mie stanze; poi la trasfigurazione di Raffaello a San Pietro in Montorio. Tutte vecchie conoscenze, direi quasi amicizie, che ci siamo procurati da lontano per corrispondenza, ma che ora vediamo di persona.»
Da quale tipo di testo è tratta la citazione?
16. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento.
La teoria delle località centrali è stata formulata tra gli anni ’30 e ’40 del ‘900 a partire da concrete osservazioni sulla Germania meridionale. A questa teoria si sono ispirati, in seguito, numerosi economisti e geografi, specialmente statunitensi. Il ruolo della clientela rurale è decisivo per spiegare la struttura delle reti urbane. I vari centri sono gerarchizzati, e la loro localizzazione obbedisce a leggi precise: “la gerarchia è un sistema spaziale” (Brian Barry). Nel caso di una pianura omogenea, accessibile allo stesso modo da tutte le direzioni, la rete urbana assume la forma di nido d’api (esagoni giustapposti, ognuno dei quali è un’area d’attrazione). Questa disposizione geometrica rappresenta la situazione ideale, perché minimizza le distanze e quindi i costi degli spostamenti.
Fra i centri di uguale importanza, la forma esagonale delle aree di attrazione risulta dall’adattamento di aree che, a rigore, dovrebbero essere circolari. I centri di livello superiore sono meno numerosi, perché i commerci e i servizi rari richiedono aree di attrazione più vaste. Il problema è capire perché il disegno assume una struttura geometrica. Il fenomeno si spiega partendo da una rete inizialmente composta da soli centri di primo ordine. Considerato che i centri già esistenti forniscono tutti i beni e servizi necessari, la migliore localizzazione per la nascita di un centro commerciale inferiore si pone esattamente ad un punto mediano fra tre località centrali di primo ordine: la località di secondo ordine si trova al centro del triangolo che ha per vertici tre località di ordine superiore. Ripetendo il procedimento, si constata che ogni località di livello inferiore si trova al centro di un triangolo formato da tre località di livello immediatamente superiore. […]
La teoria delle località centrali permette anche di affermare che nei Paesi vecchi rimane poco spazio per la nascita di città nuove, a parte quelle che possono svilupparsi su giacimenti minerari o in regioni turistiche.
(da: “La teoria delle località centrali”, in Geografia dei rapporti città-campagna, di J. B. Charrier, Ed. FrancoAngeli, pp. 122-125)


In base al contenuto del testo, qual è uno dei requisiti fondamentali affinché la rete urbana assuma una struttura a nido d'api?  
225. “Negli ultimi mesi, e in tutto il mondo, i prezzi sono aumentati in maniera significativa, a causa prima della pandemia e poi della guerra in Ucraina. (…) Sia negli Stati Uniti che nell’Unione Europea si stanno registrando tassi di inflazione che non si vedevano da moltissimi anni e che stanno indebolendo il potere di acquisto delle famiglie”.
Da Il Post del 29 luglio 2022

Segna la risposta che definisce l’inflazione.
193. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento.
"Ex ungue leonem", dicevano gli antichi: basta l'unghia per capire di che animale si tratta. […] Una sera per una riunione di lavoro mi diedero appuntamento in un ufficio di via Euclide Turba, dalle parti di piazza Mazzini, a Roma. Dovevo incontrare - per la prima volta - un gruppo di giovani con i quali si doveva far partire un giornale on line. Con l'aiuto del navigatore arrivai in quella via. Il nome non mi diceva nulla. Perciò mi fermai a leggere sulla targa all'inizio della strada: Euclide Turba, generale combattente della Prima Guerra mondiale. Non avevo visto nessuno di quei giovani redattori prima di quella sera. Mi venne l'idea di fare, per gioco, un test. Domandai: "In che via ci troviamo?" Tutti dissero il nome esatto. "Sapete chi era colui?" Nessuno lo sapeva, né ad alcuno era venuta in mente l'idea di andare, se non a leggere sulla targa, a cercare su Google, su cui si cerca ormai di tutto, anche le cose più insignificanti.
Durante gli orali dell'esame per giornalisti, a un candidato di Brescia dico (ma non era una domanda, sia chiaro, era solo una mia curiosità, espressa anche per avviare l'interrogazione): "È vero che gli abitanti di Brescia sono irascibili, permalosi?" Il candidato si stupisce di questa mia sortita, ma poi sembra incuriosito quando gli illustro il perché delle mie parole: in un famoso romanzo dell'Ottocento, il personaggio principale, dopo aver furiosamente litigato con un suo amico, gli lasciò il mattino dopo sul tavolo questo biglietto: "Parce mihi quia brixiensis sum" ("Perdonami, perché sono bresciano").
Il candidato però, stranamente (!?!) non mi domanda il titolo del romanzo; allora io per incuriosirlo, gli dico: "Glielo dirò al termine dell'interrogazione". […]. Ma quando rientra, dopo aver appreso l'esito positivo dell'esame, […] quando arriva a stringere la mia mano, si limita a un "grazie", e va via. Mi aspettavo che mi domandasse: "Qual era poi il famoso romanzo in cui si dice che i bresciani sono irascibili?" Invece niente. A Roma dicono una frase greve ed espressiva che in questo caso viene a proposito: non gliene poteva fregà de meno. Per soddisfare la curiosità del lettore, che invece immagino si sia già incuriosito, aggiungo che il romanzo era "Piccolo Mondo Antico", di Antonio Fogazzaro, e chi scrive il biglietto di scuse è il protagonista Franco Maironi al professor Gilardoni.
(Tratto da: Mario Nanni, "Il curioso giornalista. Come vestire le notizie", Media Books) 


"Generale combattente della Prima Guerra mondiale" è la dicitura: 
161. In base alla Costituzione, chi è in Italia il Capo dello Stato? 
129. Quale fra i seguenti personaggi storici fu governatore del Lombardo-Veneto?
97. Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento. 
I camini delle fate della Cappadocia sono al centro di alcune delle immagini più evocative provenienti dalla Turchia. Conosciuti visivamente a livello mondiale soprattutto in occasione delle feste delle Mongolfiere estive, scientificamente noti anche con il nome di "Hoodoos" o "Piramidi di terra", queste formazioni rocciose hanno un'altezza compresa fra uno, due metri per spingersi sino a 40, quanto un palazzo cittadino a 10 piani. I camini delle fate si formano quando spessi strati di roccia tenera vengono coperti da un sottile strato di roccia dura sulla sommità, con la terra malleabile sottostante che prende la forma di una piramide naturale. Se questo processo geologico è riscontrabile in moltissime regioni del pianeta, in Italia ad esempio sono famose quelle del Trentino, è solo in Cappadocia che le piramidi di terra sono state trasformate in abitazioni, chiese ed edifici pubblici, una collaborazione fra uomo e natura che ha dato vita a opere di architettura dalla bellezza senza tempo.
Il processo che portò a creare i camini delle fate della Cappadocia affonda le radici durante le prime persecuzioni ai Cristiani della regione. Questi cercarono rifugio all'interno della roccia naturale, riuscendo in modo semplice a scavare all'interno delle piramidi di terra. In fuga dai Romani, i Cristiani realizzarono, in particolare nel paese di Göreme, opere architettoniche via via più complesse. Oggi i camini delle fate sono affollati dai visitatori in cerca di paesaggi unici, e molte delle grotte originali sono state trasformate in alberghi o musei, consentendo ai turisti di scoprire un paesaggio creato dalla collaborazione di vulcani, vento, pioggia e uomo. Sempre in Turchia, e sempre per fuggire alle persecuzioni, i Cristiani realizzarono la città sotterranea di Derinkuyu, spettacolare centro abitato che poteva ospitare per mesi sino a 20.000 persone.
(Da: Matteo Rubboli, "I camini delle fate in Cappadocia: capolavoro architettonico fra uomo e natura", Vanilla Magazine) 


Quale delle seguenti affermazioni riguardo ai camini delle fate NON è corretta? 

Ricette e drink

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