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Quiz Vice Ispettori Polizia Penitenziaria 2022

ELEMENTI DI DIRITTO PROCESSUALE PENALE - LIVELLO 3, Domande 71-80

L'ordine delle risposte viene modificato di volta in volta, in maniera da consentire una ripetizione dell'esercitazione.

Quesiti Risposta Multipla

Quando la persona in grado di riferire circostanze utili ai fini dell'attività investigativa di cui all'art. 391-bis c.p.p. abbia deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere:

il pubblico ministero deve iscrivere nel registro delle notizie di reato la persona interessata per ipotetica correità il pubblico ministero deve delegare la polizia giudiziaria affinché proceda tempestivamente ad interrogatorio il pubblico ministero deve procedere, su richiesta del difensore, all'audizione della persona interessata entro sette giorni il pubblico ministero deve chiedere, inderogabilmente, di procedere con incidente probatorio

Tizio viene sentito dalla polizia giudiziaria come persona informata sui fatti in un'indagine nel corso di un procedimento penale. Il pubblico ministero può, con decreto motivato, vietargli di comunicare i fatti e le circostanze oggetto dell'indagine di cui ha conoscenza? Se sì, quanto dura tale divieto?

No, non può vietare a Tizio di comunicare i fatti e le circostanze oggetto dell'indagine di cui ha conoscenza Sì, può vietare a Tizio di comunicare i fatti e le circostanze oggetto dell'indagine di cui ha conoscenza ed il divieto può essere disposto per un massimo di sei mesi Sì, può vietare a Tizio di comunicare i fatti e le circostanze oggetto dell'indagine di cui ha conoscenza ed il divieto può essere disposto per un massimo di due mesi Sì, può vietare a Tizio di comunicare i fatti e le circostanze oggetto dell'indagine di cui ha conoscenza ed il divieto può essere disposto per un massimo due anni

Cosa deve fare il difensore se, nel corso delle indagini difensive, vuole procedere ad accertamenti tecnici irripetibili?

Deve chiedere autorizzazione al giudice per le indagini preliminari Deve chiedere il consenso alla persona offesa Deve darne immediato avviso, al pubblico ministero che ha facoltà di nominare un proprio consulente Deve formalizzare istanza di incidente probatorio

Tizio è indagato in un procedimento per minaccia aggravata ai sensi dell'art. 612, comma 2 c.p., che prevede la procedibilità d'ufficio e la pena della reclusione fino ad un anno. Nei suoi confronti potrà essere applicata una misura cautelare?

Sì, sarà applicabile la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa Sì, ma non potrà essergli applicata la custodia cautelare in carcere Sì, potrà essergli applicata qualsiasi misura cautelare No, mai

In quali casi non è mai possibile applicare la custodia cautelare in carcere?

Nei casi in cui vi sia una spiccata pericolosità sociale del soggetto Nei casi in cui si stia procedendo per uno dei reati previsti dall'art. 380 del Codice di procedura penale Nei casi in cui si tratti di un delitto punibile con la reclusione pari nel massimo a sei anni Nei casi in cui siano imputati donna incinta o madre di prole di età non superiore a sei anni con lei convivente e padre, qualora la madre sia deceduta o assolutamente impossibilitata a dare assistenza alla prole

La custodia cautelare è sempre disposta nei casi in cui:

vi sia una sentenza di condanna di primo grado vi sia un decreto penale di condanna vi sia una sentenza di condanna pronunciata dalla Corte di Cassazione vi sia una sentenza di condanna d'appello, sussistano esigenze cautelari e si proceda per uno dei delitti per cui è previsto l'obbligo dell'arresto in flagranza di reato

Tizio è stato condannato in primo grado ed ha proposto appello. Il pubblico ministero chiede l'applicazione di una misura cautelare. Il giudice condurrà l'esame delle esigenze cautelari:

senza tenere conto dell'esito del primo grado di giudizio tenendo conto delle sole modalità del fatto tenendo conto della pericolosità sociale del reo tenendo conto anche dell'esito del primo grado di giudizio, delle modalità del fatto e degli elementi sopravvenuti, dai quali possa emergere che, a seguito della sentenza, risulta taluna delle esigenze cautelari

Cosa succede se un giudice incompetente dispone l'applicazione di una misura cautelare?

La misura cautelare continua ad avere efficacia, per il principio di conservazione degli atti La misura cautelare cessa di avere effetto se entro dieci giorni dall'ordinanza di trasmissione degli atti il giudice competente non chiede la convalida al pubblico ministero La misura cautelare cessa di avere effetto immediatamente e non potrà più essere applicata La misura cautelare disposta cessa di avere effetto se entro venti giorni dall'ordinanza di trasmissione degli atti il giudice competente non provvede a norma degli artt. 292, 317 e 321 del Codice di procedura penale

Cosa deve contenere, a pena di nullità, l'ordinanza con la quale il giudice dispone l'applicazione di una misura cautelare?

L'esposizione e l'autonoma valutazione delle specifiche esigenze cautelari e degli indizi che giustificano in concreto la misura disposta, con l'indicazione degli elementi di fatto da cui sono desunti e dei motivi per i quali essi assumono rilevanza L'autorizzazione a procedere col rito direttissimo L'indicazione precisa del periodo di proroga delle indagini e degli elementi di indagine Le generalità del pubblico ministero

A Tizio è stata applicata la misura cautelare dell'obbligo di dimora. Tuttavia, il giudice ravvisa l'aggravamento dell'esigenza cautelare che ha giustificato la misura stessa. Potrà disporre una misura cautelare più restrittiva?

Solo se ne ha fatto istanza il pubblico ministero Sì, d'ufficio No, poiché non può mai disporre una misura cautelare peggiorativa No, salvo il caso in cui si ravvisi necessaria la custodia cautelare in carcere, che potrà essere disposta d'ufficio

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