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Quiz Concorso Segretari comunali e provinciali

MATERIA: POLITICA DI BILANCIO E GESTIONE DELLE RISORSE

Quesiti Risposta Multipla

4118 Ai sensi dell'art. 152 del R.D. 827/1924, residui attivi e residui passivi sono:

Rispettivamente entrate accertate e non riscosse e spese legalmente impegnate, liquidate, ordinate e non pagate. Rispettivamente uscite stanziate ma non impegnate nel corso dell'esercizio e entrate accertate e non riscosse. Rispettivamente spese legalmente impegnate, liquidate, ordinate e non pagate e entrate accertate e non riscosse. Nessuna delle altre alternative di risposta è corretta.

4110 A norma del disposto di cui al co. 5, art. 21, L. 196/2009, nell'ambito di ciascun programma le spese si ripartiscono in:

Oneri inderogabili - fattori legislativi - spese di adeguamento al fabbisogno. Oneri inderogabili - fattori legislativi - spese rimodulabili. Oneri inderogabili - spese non rimodulabili - spese di adeguamento al fabbisogno. Oneri inderogabili - spese rimodulabili - spese non rimodulabili.

4102 I documenti di finanza pubblica contengono le politiche economiche e finanziarie decise dal Governo, e devono essere presentati alle Camere alle scadenze indicate all’art. 7 della L. 196/2009. La Nota di aggiornamento del DEF è presentata:

Entro il 27 settembre di ogni anno. Entro il 30 novembre dell'anno precedente a quello cui si riferisce. Entro il 15 maggio di ogni anno. Entro il 15 giugno di ogni anno.

4094 Con riferimento al Budget e alla valutazione dei costi di gestione, l’aggregato economico dei Costi di gestione delle Amministrazioni centrali (si individui l’affermazione errata):

Non comprende le componenti godimento di beni terzi. Comprende le componenti acquisto di beni e servizi. Include gli oneri relativi all’utilizzo di beni materiali e di servizi esterni. Comprende gli oneri diversi di gestione.

4086 Si indichi quale tra le seguenti è una fase di gestione delle spese dello Stato.

Liquidazione. Versamento. Accertamento. Riscossione.

4078 A norma del disposto di cui all'art. 25, legge n. 196/2009, il quadro generale riassuntivo deve dare indicazione di alcuni risultati differenziali (saldi) tra cui il c.d. "risparmio pubblico", ossia:

Il risultato differenziale tra il totale delle entrate tributarie ed extratributarie ed il totale delle spese correnti. Il risultato differenziale fra il totale delle entrate finali e il totale delle spese. Il risultato differenziale tra tutte le entrate e le spese, escluse le operazioni riguardanti le partecipazioni azionarie ed i conferimenti, nonché la concessione e riscossione di crediti e l'accensione e rimborso di prestiti. Il risultato differenziale delle operazioni finali, rappresentate da tutte le entrate e le spese, escluse le operazioni di accensione e di rimborso di prestiti.

4070 ”L’iscrizione nello stato di previsione dell'entrata di tutti i redditi, proventi e crediti di qualsiasi natura per un ammontare corrispondente all'importo che lo Stato, avendone diritto sulla base della legislazione vigente, prevede di riscuotere nel triennio di riferimento” è la definizione che l’art. 21-bis della L. 196/2009 fornisce per:

L’accertamento qualificato. La riscossione privilegiata. La riscossione qualificata. Il versamento programmato.

4062 Con riferimento al Budget e alla valutazione dei costi di gestione, l’aggregato economico dei Costi di gestione delle Amministrazioni centrali (si individui l’affermazione errata):

Non comprende gli oneri diversi di gestione. Comprende le componenti acquisto di beni e servizi. Include gli oneri relativi all’utilizzo di beni materiali e di servizi esterni. Comprende le componenti godimento di beni terzi.

4054 L'art. 25 della legge n. 196/2009 include tra i saldi del quadro generale riassuntivo il risultato differenziale fra il totale delle entrate finali e il totale delle spese, ovvero:

Il ricorso al mercato. L'indebitamento o accrescimento netto. Il risparmio pubblico. Il saldo netto da finanziare o da impiegare.

4046 Nel corso degli ultimi decenni i documenti programmatici hanno assunto sempre più un ruolo chiave nella definizione ed esposizione delle linee guida di politica economica del Paese, e devono essere presentati alle Camere alle scadenze indicate all’art. 7 della L. 196/2009. Il disegno di legge del bilancio dello Stato è presentato:

Entro il 20 ottobre di ogni anno. Entro il 30 settembre dell'anno precedente a quello cui si riferisce. Entro il 20 maggio di ogni anno. Entro il 15 settembre di ogni anno.

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